Programmatic advertising è un sistema che automatizza i processi e le transazioni coinvolti nell’acquisto e nell’inserimento dinamico di annunci su siti web o app. La pubblicità programmatica consente di acquistare e inserire annunci, inclusi contenuti pubblicitari mirati, in meno di un secondo.
Gli annunci vengono inseriti tramite un sistema di aste noto come Real-time Bidding (RTB) che gestisce le transazioni tra l’editore del sito o dell’app (lato dell’offerta) e l’inserzionista (lato della domanda)., L’inserzionista imposta i criteri per l’acquisto di annunci tramite un’interfaccia software, ad esempio una piattaforma sul lato della domanda (DSP). Quando il software di un publisher notifica al sistema di disporre di spazi pubblicitari (spazi per annunci) disponibili, tali spazi vengono offerti per offerte in tempo reale.
Attraverso processi automatizzati, gli inserzionisti offrono l’impressione (una singola visualizzazione di un annuncio da parte di un singolo individuo) in base al suo valore percepito, secondo criteri stabiliti. Tutti questi processi e il posizionamento dell’annuncio si verificano entro il tempo necessario per il caricamento della pagina web richiesta., L’intero processo si svolge tra il tempo che un utente richiede una pagina Web e il tempo necessario per quella pagina per caricare nel browser. (Per una spiegazione più approfondita, vedere la nostra definizione di offerta in tempo reale.)
La pubblicità programmatica è stata promossa come un modo per ottimizzare l’investimento dell’inserzionista e il profitto dell’editore, automatizzando al contempo le attività e rendendo possibile servire i consumatori con le opportunità di acquisto più rilevanti, che hanno maggiori probabilità di generare vendite. Tuttavia, ci sono aspetti negativi significativi di tutta questa automazione., Offerte basse sulle impressioni possono portare ad acquisti di annunci inefficaci o posizionamento su siti Web inappropriati, ad esempio, e persino frodi pubblicitarie. Allo stesso modo, l’editore può finire con annunci inappropriati che appaiono sui loro siti. Dal punto di vista del cliente, ci sono preoccupazioni per la privacy dei dati, così come il fastidio di essere mirati con gli annunci che ti seguono da un sito all’altro, forse per qualcosa che hai già acquistato altrove o ha deciso di non acquistare.