Guerre straniere

Il regno si aprì con inondazioni sul Tevere e una varietà di altri disastri naturali, ma il problema che oscurava era la questione orientale. Partia, l’unica grande potenza organizzata che Roma affrontò, fu sempre un rivale per il dominio in Armenia, e ora, nel 162, Partia attaccò, sconfisse i Romani in Cappadocia e sconfisse la ricca provincia della Siria. Marco Aurelio, per ragioni che ancora non sono del tutto chiare, rimase a Roma e mandò Verus a prendere in carico la guerra in Oriente., Verus non era un soldato, ma Marco gli fornì subordinati in grado, e la guerra andò bene anche se lentamente; la controffensiva romana non ebbe inizio fino al 163, ma poi l’Armenia fu occupata e un re vassallo installato.

Nel 164 tre eserciti romani, uno guidato dall’abile Avidio Cassio, liberarono la Mesopotamia settentrionale; nel 165 la Mesopotamia meridionale e le principali capitali partiche furono prese; infine, nel 166, Media fu invasa., Ma alla fine del 165 scoppiò una terribile piaga tra le truppe romane, una piaga che dovevano portare con sé e che avrebbe portato via un quarto o più della popolazione dell’impero. Roma richiamò i suoi eserciti con la Partia sconfitta ma non conquistata. Tuttavia, Marco e Vero celebrarono un magnifico trionfo.

La guerra partica non era finita troppo presto, perché la Guerra tedesca, che doveva durare solo il più breve degli intervalli per il resto del regno, era già iniziata., Un’altra di quelle grandi ondate di disordini che occasionalmente turbavano i barbari oltre la frontiera stava mettendo in moto i Germani, e nel 167 un gruppo di tribù attraversò il Danubio, distrusse un esercito romano e assediò effettivamente Aquileia in Italia. Il pericolo era critico, perché la peste infuriava, soprattutto nei campi dell’esercito, e il tesoro imperiale, sempre a corto di denaro, stava peggio del solito.

Marco sollevò nuove legioni, accettando anche schiavi e gladiatori, mise all’asta arredi dai palazzi imperiali per raccogliere fondi, e nel 168 andò con Verus al fronte., Verus morì all’inizio del 169, e Marcus fu lasciato ad affrontare la guerra da solo. I barbari furono respinti, ma la guerra si trascinò in un misto di vittorie e sconfitte, con Marcus che viveva principalmente al fronte, a volte sul Danubio, a volte sul Reno mentre il fuoco della crisi si spostava. A poco a poco i Romani presero il sopravvento, e nel 175 ci viene detto che Marco intendeva annettere le terre delle tribù più vicine alla frontiera quando fu improvvisamente costretto a annullare la guerra a causa della rivolta di Avidio Cassio in Oriente.

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