Concilio di PisaEdit

Il Cardinale Cossa fu uno dei sette cardinali che, nel maggio 1408, ritirarono la loro fedeltà a Papa Gregorio XII, affermando di aver infranto il suo solenne giuramento di non creare nuovi cardinali senza consultarli preventivamente. In compagnia di quei cardinali che avevano seguito l’antipapa Benedetto XIII di Avignone, convocarono il Concilio di Pisa, di cui Cossa divenne una figura di spicco. Lo scopo del concilio era quello di porre fine allo scisma; a tal fine hanno deposto sia Gregorio XII e Benedetto XIII ed eletto un nuovo papa Alessandro V nel 1409., Gregorio e Benedetto ignorato questa decisione, tuttavia, in modo che ci sono stati ora tre pretendenti simultanei al papato.

Elezione al papatoEdit

Alessandro V morì poco dopo, e il 25 maggio 1410 Cossa fu consacrato vescovo, prendendo il nome di Giovanni XXIII. Era diventato sacerdote solo un giorno prima., Giovanni XXIII è stato riconosciuto come papa, la Francia, l’Inghilterra, la Boemia, Portogallo, parti del Sacro Romano Impero, e numerose città del Nord italia stati, tra cui Firenze e Venezia e il Patriarcato di Aquileia; tuttavia, Avignonese Benedetto XIII, è stato considerato come il papa, come i Regni di Aragona, Castiglia, la Sicilia e la Scozia e Gregorio XII, era ancora favorito da Ladislao di Napoli, Carlo I Malatesta, i principi di Baviera, Luigi III, Elettore Palatino, e parti della Germania e Polonia., Giovanni XXIII fece della Banca medicea la banca del papato, contribuendo notevolmente alla ricchezza e al prestigio della famiglia.

Il principale nemico di Giovanni era Ladislao di Napoli, che proteggeva Gregorio XII a Roma. Dopo la sua elezione a papa, Giovanni trascorse un anno a Bologna e poi unì le forze con Luigi II d’Angiò per marciare contro Ladislao. Una prima vittoria si rivelò di breve durata e Ladislao riconquistò Roma nel maggio 1413, costringendo Giovanni a fuggire a Firenze. A Firenze conobbe Sigismondo, re dei Romani. Sigismondo voleva porre fine allo scisma e esortò Giovanni a convocare un consiglio generale., Giovanni lo fece con esitazione, dapprima cercando di far tenere il concilio in Italia (piuttosto che in una città imperiale tedesca, come voleva Sigismondo). Il Concilio di Costanza fu convocato il 30 ottobre 1413. Durante la terza sessione, il rivale Papa Gregorio XII autorizzò anche il concilio. Il consiglio ha deciso che tutti e tre i papi dovrebbero abdicare e un nuovo papa essere eletto.

Fuga dal Consiglio di Costanzamodifica

A marzo, John fuggì da Costanza travestito da postino., Secondo la Cronaca Klingenberger, scritta da un nobile cliente di Federico IV, duca d’Austria, Giovanni XXIII viaggiò lungo il Reno fino a Sciaffusa in barca, mentre Federico lo accompagnava con una piccola banda di uomini a cavallo. Ci fu un enorme clamore a Costanza quando si scoprì che Giovanni era fuggito, e Sigismondo era furioso per questa battuta d’arresto ai suoi piani per porre fine allo scisma. Il re dei Romani emise ordini a tutte le potenze dell’Alto Reno e della Svevia affermando che aveva dichiarato Federico fuorilegge e che le sue terre e i suoi possedimenti erano confiscati., A tempo debito questo ha portato ad una grande quantità di sconvolgimenti politici e molte perdite austriache nella regione, in particolare in Argovia per la Confederazione svizzera.

Nel frattempo, l’antipapa Giovanni XXIII e Federico fuggirono più a valle lungo il Reno fino alla città di Friburgo in Brisgovia, che riconobbe il duca d’Austria come suo signore. Lì il luogotenente di Sigismondo Ludwig III, elettore Palatino li raggiunse. Egli convinse Federico che stava per perdere troppo ospitando il papa fuggitivo, e il duca austriaco accettò di consegnare se stesso e Giovanni e tornare a Costanza.,

DepositionEdit

Durante la sua assenza Giovanni fu deposto dal concilio, e al suo ritorno fu processato per eresia, simonia, scisma e immoralità, e giudicato colpevole su tutti i capi di imputazione. Gibbon scrisse: “Le accuse più scandalose furono soppresse; il vicario di Cristo fu accusato solo di pirateria, stupro, sodomia, omicidio e incesto.”Giovanni fu consegnato a Ludovico III, elettore Palatino, che lo imprigionò per diversi mesi a Heidelberg e Mannheim.L’ultimo pretendente rimasto ad Avignone, Benedetto XIII, rifiutò di dimettersi e fu scomunicato. Martino V fu eletto nuovo papa nel 1417.

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